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A scuola col panino da casa? Ma sia di qualità

 

"Se proprio i genitori vogliono dare ai figli il pasto da casa da consumare a scuola, che sia almeno un mangiare di qualita". In attesa di far sedere intorno a un tavolo Comuni, Ausl, istituiti scolastici e famiglie, la Regione Emilia-Romagna interviene nella polemica sul panino in classe e manda una chiara raccomandazione ai genitori. In Assemblea legislativa, e' il sottosegretario Andrea Rossi a rispondere all'interrogazione di Andrea Bertani (M5s), citando le linee guida di viale Aldo Moro sull'alimentazione nelle scuole. Indicazioni, manda a dire Rossi, che "costituiscono uno strumento concreto per la promozione di sane scelte alimentari in tutto l'ambiente scolastico e sono utili anche a orientare la scelta dei cibi portati da casa. Questo puo' avvenire integrando con ulteriori suggerimenti rivolti ai genitori nella scelta del pasto da consumare a scuola da fornire ai bambini".

 

In sostanza, la Regione chiede ai genitori di non dare ai propri figli il cosiddetto junk food. "Il pasto consumato a scuola, per la sua valenza educativa- sottolinea Rossi- puo' costituire lo strumento con cui far conoscere agli alunni gli alimenti e la loro funzione e, se inserito in un progetto complessivo, che coinvolga anche genitori e insegnanti, puo' portare i ragazzi a modificare abitudini alimentari errate". In questo senso, raccomanda la Regione, "i genitori possono avere un ruolo attivo e fondamentale per mantenere una coerenza tra scuola e famiglia nei messaggi educativi e nelle esperienze proposte". Un'idea condivisa anche dai 5 stelle, che invita pero' la Regione a essere "piu' veloce" nel "promuovere un tavolo tra tutti i soggetti interessati".

 

[articolo tratto da www.dire.it]